AMBULANCE

Non è un segreto che io e Michael Bay abbiamo bisticciato da quella volta in cui aveva deciso che avesse un senso mandare nello spazio Bruce Willis.

Da allora il nostro rapporto si è fatto sempre più complicato ed apprezzare il suo cinema per me si è rivelato sempre più difficile. Sicuramente la colpa era di entrambi, ma dopo ben 5 film dedicati ai Transformers e quella zozzeria diretta per Netflix, avevo davvero dato per spacciato il nostro rapporto.

Aprile 2022. Oggi. Nonostante tutto sono al cinema per vedere AMBULANCE.

Sorpresa, AMBULANCE, l’ultimo film diretto da Michael Bay, è un buon film ed è il Bay più completo, quadrato e convincente dai tempi di The Rock. La ragione è semplice, lasciati da parte complicazioni, sotto trame, spunti assurdi e fantascienza di bassa lega, ciò che resta è una trama semplicissima, elementare, da mandare giù tutto d’un fiato.

La storia dei due fratelli che arrivano a sequestrare un’ambulanza e il suo contenuto dopo una rapina finita male, è di una banalità disarmante, eppure proprio grazie a ciò funziona e diverte. Il cast è di lusso e per una volta il montaggio non è da mal di testa, mentre la regia riesce a portare lo spettatore dall’inizio alla fine senza perderlo per strada, regalando grana grossa e qualche emozione.

Certo la prima parte introduttiva è a dir poco sbrigativa e la sequenza della rapina è talmente piena di cazzatone col botto da risultare quasi irritante, ma appena Michael Bay si ricorda di non essere Michael Mann e si mette a fare ciò che gli riesce meglio, il film vola che è una bellezza.

Poi sarò matto io, ma AMBULANCE mi è sembrato una sentita lettera d’amore per Los Angeles, città che qui viene ripresa attraverso scorci, murales e dettagli, anche nelle sue zone più povere e insospettabili. Chiamatemi vecchio, ma mi è sembrata una cosa davvero splendida che il più grossolano e superficiale dei registi ci abbia voluto mostrare quei particolari, sottolineandone la bellezza e si sa, per noi anziani il ricordo e la bellezza sono tutto. Il resto è cinema muscolare di intrattenimento che diverte e a tratti emoziona. Poco, molto, per me è stato abbastanza.

Pace fatta? Non lo so, sicuramente questo film mi ha fatto pensare, ho bisogno di riflettere sui miei errori, di cose ne sono state dette tante (da parte mia) e di contro altrettante ne sono state fatte (da parte sua), non sono sicuro che il nostro rapporto si possa recuperare. Una cosa però la so, d’ora in poi io mi metterò di impegno per provarci, troppo rancore e troppi minuti di pellicola sono stati buttati via, è tempo di ricucire, di perdonare e di dimenticare.

Quando vuoi Michael io sono qui, pronto ad abbracciarti come fanno i vecchi amici.

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