30 GIORNI DI CINEMA: Ovvero come smettere di preoccuparsi per le catene di Sant’Antonio e vivere felici

L’idea è quella di comporre una lista di preferenze cinematografiche divisa in 30 giorni. Il giochino sta spopolando su Facebook e Twitter e parecchi blogger hanno deciso di dargli spazio. Da amante del cinema, non non ho potuto far altro che cadere nella rete con tutte le scarpe e vi invito a fare altrettanto. Mettiamola così, credo che questa sia per me un’occasione preziosa per mettermi un po’ a nudo e farvi conoscere un pezzettino della mia anima.
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Giorno 1 – Il tuo film preferito: Barry Lyndon. Capolavoro, viaggio, meraviglia, cinema allo stato puro.
Giorno 2 – Un film che odi: La finestra di fronte. Brutta copia sbiadita del capolavoro Una giornata particolare.
Giorno 3 – Un film che guardi per tirarti su: Uno due tre. Billy Wilder al suo apice, James Cagney direttore della Coca Cola a Berlino Ovest. Un film sottovalutato e meraviglioso.
Giorno 4 – Un film che guardi per deprimerti: A serbian film. Eccessivo e nichilista, foriero di un’angoscia senza precedenti.
Giorno 5 – Un film che ti ricorda qualcuno: Il meccanico rettifica culi. Don’t ask.
Giorno 6 – Un film che ti ricorda un posto in particolare: Independence day. New York City, una sala vecchio stile. le poltrone reclinabili e una coca da 1 litro.
Giorno 7 – Un film che ti ricorda il tuo passato: Explorers. Primo film visto al cinema da solo, senza i genitori.Ricordo che mio padre scaricò me e mio cugino di fronte alla sala e a proiezione ci venne a riprendere. Ero cresciuto, praticamente un’avventura.
Giorno 8 – Il film con il miglior monologo: True romance – Una vita al massimo. Dennis Hopper legato ad una sedia in procinto di essere ucciso dal mafioso Christopher Walken. Prima di morire ci sarà tempo per approfondire le radici etniche dei siciliani. Scritto da Tarantino.
Giorno 9 – Un film con il tuo attore preferito: Il padrino con Marlon Brando. Dite quel che volete, ma Brando è stato il più grande di tutti. Chi ha detto largo? Un po’ di rispetto per favore!
Giorno 10 – Un film con la tua attrice preferita: Sabrina con Audrey Hepburn. Divina ed eterea, innamorarsi di lei e dei suoi personaggi è inevitabile.
Giorno 11 – Un film con il tuo regista preferito: Tutti a Hollywood con i Muppet. Cameo di sua maestà Orson Welles.
Giorno 12 – Un film nel quale ti sarebbe piaciuto recitare o dirigere: Ritorno al futuro. Questo film ha segnato la mia adolescenza e forse la mia vita. Interpretarlo o dirigerlo sarebbe stato indifferente, mi sarebbe bastato farne parte.
Giorno 13 – Un film che meriterebbe l’Oscar: Inglorious Basterds. I Bastardi di Tarantino meritavano molto di più. Chi mi segue lo sa, lo ritengo un capolavoro.
Giorno 14 – Un film che nessuno si aspetta possa piacerti: Eurotrip. Demenziale e demente. L’ho adorato dall’inizio alla fine. Su tutto la canzone Scotty doesn’t know e la deviazione a Bratislava.
Giorno 15 – Un film al quale vorresti somigliasse la tua vita: I predatori dell’Arca perduta. Non sono gli anni, sono i chilometri… Memorabile.
Giorno 16 – Un film che hai amato, ma ora odi: Top Gun. Figlio di un’epoca buia in cui erano i miei ormoni a parlare e dettare legge. Ora lo detesto cordialmente così come Flashdance, Karate kid e Rocky 4.
Giorno 17 – Il tuo film drammatico preferito: Viale del tramonto. PERFETTO. IL film sul cinema.
Giorno 18 – La tua commedia preferita: A qualcuno piace caldo. Wilder, Wilder, ancora e sempre Wilder.
Giorno 19 – Il tuo film d’azione preferito: L’ultimo boy-scout. Bruce Willis e Tony Scott al loro meglio. Peccato che lo conoscano in pochi. Da ripescare.
Giorno 20 – Il tuo film romantico preferito: Love actually. Delicatissimo e sublime. Scena preferita? Emma Thompson in compagnia del cd di Joni Mitchell.
Giorno 21 – Il tuo film fantasy preferito: L’armata delle tenebre. Dissacrante ed originale. Cinefilo e rutilante. Mi chiamo Ash, reparto ferramenta… Finale da applausi.
Giorno 22 – Il tuo film horror preferito: La cosa. CAPOLAVORO. Carpenter come non lo avevamo mai visto prima. Visto decine di volte, non ha mai perso un colpo.
Giorno 23 – Il tuo thriller preferito: Nodo alla gola. Hitchcock entra nella storia del cinema e nelle nostre teste.
Giorno 24 – Il tuo film d’animazione preferito: Toy Story 3. Impossibile ma vero, meglio dei capitoli precedenti. La scena dell’inceneritore è da urlo.
Giorno 25 – Il tuo film documentario preferito: The cove. Delfini e lacrime. Lacrime, tantissime, caldissime lacrime. Vinse l’Oscar.
Giorno 26 – Il tuo film preferito in lingua straniera: Escludendo l’inglese visto che la maggior parte dei film è proprio parlata in questo idioma. Battle Royale.
Giorno 27 – Il tuo film indipendente preferito: Clerks. Kevin Smith al suo debutto. Fuochi artificiali e la consapevolezza di trovarsi di fronte ad un uomo che avrebbe fatto strada grazie alle parole.
Giorno 28 – Il film più assurdo tu abbia mai visto: L’angelo sterminatore di Bunuel. Devo però chiarire che per me si tratta di un complimento, il film è eccezionale, assurdo, ma eccezionale.
Giorno 29 – Il tuo film preferito da bambino: Mary Poppins. Ancora indimenticabile, ancora mi commuove fino alle lacrime. Ora mia figlia lo adora.
Giorno 30 – Il tuo film preferito l’anno scorso: Never let me go – Non lasciarmi. Straziante e splendida storia d’amore tratta da un libro di Ishiguro (Quel che resta del giorno).
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Spero che ora sappiate qualcosa in più su di me. Ovviamente non serve che vi dica che allo stesso modo, mi piacerebbe sapere qualcosa su di voi.

6 risposte a "30 GIORNI DI CINEMA: Ovvero come smettere di preoccuparsi per le catene di Sant’Antonio e vivere felici"

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  1. Caro Houssy, è troppo difficile per me rispondere a 30 domande.
    Mi fermo alla n°1: film preferito VIALE DEL TRAMONTO
    anche Barry Lyndon è meraviglioso, ma il finale è troppo triste (quando rivedo il dvd, mi fermo alla battuta di Wendover: “i miei amici sono le persone migliori; non intendo dire le più virtuose…”) e stop.
    Già alla seconda domanda vado in crisi. IL FILM CHE ODIO? Non riesco ad odiare nessuno. Anche una fetecchia come CATTIVE RAGAZZE (1992) ha coinvolto persone (elettricisti, trovarobe, operai, magari anche attori) il cui lavoro merita rispetto.
    Vedi? Questi questionari non fanno per me.
    P.S. ho recensito SENZA INDIZIO

    1. Sfondi una porta aperta.. oggi il mio film preferito è Barry Lyndon, ma domani potrei già aver cambiato idea.
      Ho letto la tua recensione e ti ringrazio di avermi citato, sia in quell’occasione che nel post precedente. Senza indizio è proprio un film da non dimenticare, a questo serve scrivere e leggere di cinema, a mettere in circolazione idee e a far riaffiorare ricordi, cose che credevamo perdute.
      Un caro saluto e a presto.

  2. Ciao Houssy, ho scopetto il tuo bel blog che mi sfoglierò con cura.
    Volevo chiederti: ma le “categorie”, chiamiamole così, sono obbligatorie, una per giorno, o te le puoi inventare?
    POI: una precisazione da para Cardassiana della narrativa: il romanzo da cui è tratto “Non lasciarmi” si intitola proprio così. Forse citando “Quel che resta del giorno” ti riferivi al capolavoro dello scrittore per farlo meglio identificare al grande pubblico ?

    1. Cara Lidia, fa sempre piacere trovare una nuova amica.
      Io le “categorie” le ho pedissequamente copiate, ma francamente troverei molto interessante se tu le personalizzassi, io stesso ho pensato di creare una classifica a parte, riguardanti i libri (visto che esiste già per musica e serie tv).
      Quel che resta del giorno è stato da me citato per identificare ancor meglio Ishiguro, quel titolo non è stato messo a caso perchè si tratta di un libro e di conseguenza di un film, a cui sono estremamente legato, lo trovo splendido…
      A presto e segnalami quando avrai pronta la tua classifica personalizzata, non vedo l’ora di leggerla.

      P.S. Bellissimo il tuo sito, credo che comincerò a vagabondarci.

      Un saluto
      Houssy

      1. Anche io amo molto “Quel che resta del giorno”, sia il romanzo, sia il film. Non ho trovato però in nessun altro libro di Ishiguro altrettante vette di perfezione stilistica e di empatia con il lettore. Sia “Non lasciarmi” che “Quando eravamo orfani” mi hanno lasciato l’amaro in bocca.
        Non so dirti se riuscirei a fare una classifica così articolata: ultimamente il mio cervello è vuoto come una cozza secca. Ci penserò su. Nel caso ti segnalerò il link.
        A presto!

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