THE HELP: Sincerità e anima

Sono consapevole del fatto che sia molto più cool affermare che questo film possa sembrare sdolcinato e profondamente retorico, un lacrimevole episodio cinematografico senza alcun interesse, tolta la sua furbetta simpatia, eppure, scusatemi, ma non ne sono proprio capace.

La verità è che The help, apologo dolce amaro sull’integrazione razziale e la crescita dei figli altrui, conquista fin dalla prima inquadratura.

Ci ho dormito sopra, come faccio sempre, e sono giunto alla conclusione che a prendere in ostaggio il mio cuore, più delle brave protagoniste, dell’evidente imporktanza del tema trattato e dell’impeccabile messa in scena, sono state la dignità qui rappresentata, unita allo sconfinato amore. Sì perché qui si racconta soprattutto della dignità di donne speciali che dispensano amore vero e incondizionato a bambini che ne hanno bisogno per  diventare uomini e donne di domani.

La parabola/favola che sfocia in un’emancipazione femminile dovuta e necessaria, non deve spaventare ne suscitare alzate di spalle, ma va presa per quello che è, una circolare riflessione sull’intima essenza dell’essere veri ed umani. Il tanto insistito invito ad essere Bella, Brava ed importante, ripetuto con pazienza ed infinito amore alle fragili ed innocenti figlie di un’America ottusa e ancora acerba, ha nascosto in se il profondo significato di un film quasi interamente abitato da donne, che piacerà anche a quegli uomini che non hanno smesso la buona abitudine di dialogare con la loro innata parte femminile, padrona del loro cuore.

The Help scorre così, veloce e spesso divertente, distrattamente determinato a scavare un indelebile solco nella nostra coscienza con le affilate armi del rispetto e dell’umanità. Pellicola di donne buone e perfide, di figlie vecchissime e madri modernissime, apologo sull’eguaglianza e l’importanza del far sentire la propria voce, sempre con molta dignità.

The Help, vi piaccia o no, conquista fin da subito, colpendo la parte molle della nostra anima e facendo in essa germogliare il delicato fiore della comprensione e dell’empatia, un dono raro al cinema, ma soprattutto un dono profondamente sincero.

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7 risposte a "THE HELP: Sincerità e anima"

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  1. A me è piaciuto molto l’ho trovato molto ben articolato e realista. Questa donna combattutta tra la sua vita normale, le sue amiche di un tempo e il salto indispensabile che ha fatto andando a studiare altrove il finale straziante ho pianto un sacco…anche perchè era chiara la sottomissione all’amica, diciamo un pò schiava anche lei dell’amicizia…

  2. Ciao Houssy,
    ormai sto facendo incetta di film nominati all’oscar 2012, così almeno potrò essere bello preparato per fine Febbraio e avere una opinione in generale.
    Intanto parliamo di The Help, visto in inglese e in HD, sono pronto a commentare…

    Bene bene, Da dove partiamo? Partirei dalla regia e giù di lì…
    Il signor Tate Taylor, sforna un lavoro su un tema piuttosto delicato, ma soprattutto molto utilizzato nelle pellicole cinematografiche. Quindi c’era il rischio di cadere nel classico film a sfondo vittimistico.
    Ma per fortuna sua, e anche nostra, ha avuto la grande abilità di trattare la storia in modo deciso ma allo stesso tempo in modo molto “soft” facendo leva sui sentimenti; ed è per questo che fa più male quello che vediamo.
    Ha avuto la grande capacità di dare prima una bella caratterizzazione ai personaggi, e poi gli ha fatto girare intorno tutto quello che poi vedremo. Caratterrizzando bene i personaggi ha fatto sì che noi spettatori ci innamorassimo di loro, e quindi avremmo partecipato con più pathos alle loro vicende. Non so se sono stato chiaro, e non so se Tate ha fatto propriamente quello che ho detto, però c’è riuscito…

    Io, appena l’ho vista con quella bambina, mi sono subito innamorato di Viola Davis ( nel film: Aibileen), la dolcezza con cui tratta la fanciulla e la tenerezza delle sue parole fanno si che ti affezzioni subito a lei e al film. Quando gli fa ripetere alla bimba “Sei gentile, sei intelligente, sei importante” (a quanto ho letto, mi sa che nel doppiaggio italiano hanno distorto un pochino le parole) ti sciogli subito, come neve al sole.
    Ma anche le altre figure del film, hanno una bellezza interiore che ti trascina, ti appassiona, in quel momento vuoi essere li ad aiutarle ma anche a scherzare con loro, ma le “antagoniste” hanno una bruttezza interiore che ti porta ad odiarle subito. Quando un film ti fa uscire certi sentimenti, vuol dire tanto…

    Ma tra le protagoniste del film, quella di cui mi sono realmente infatuato, dal punto di vista recitativo e non, è sicuramente Jessica Chastain (nel film: Celia Foote). Non so, il suo personaggio trasmette qualcosa di diverso dalle altre, qualcosa come Purezza. Si, Purezza! A differenza del personaggio di Emma Stone, (nel film: Skeeter) che si rende conto negli anni della situazione delle donne di colore, Celia non ha mai fatto caso a questi pregiudizi, è come se tutto quello che accaddesse nel mondo esterno non gli importasse, tratta Octavia Spencer (nel film: Minny) come un’amica sin da subito; è un personaggio veramente fantastico, in tutti sensi lo è, perchè incontrare nella vita reale una donna cosi sarebbe, appunto, FANTASTICO.
    Ed è stato ancor più fantastico, leggere successivamente che Celia Foote è in lizza per il premio Oscar “Attrice non Protagonista” e farò assolutamente il tifo per lei; ricordiamo che in lizza c’è anche la bravissima Octavia Spencer.

    Concludendo, è un film veramente straordinario, le 2 ore e mezza non si sentono per niente, ma io l’avrei fatto di 20 ore! anzi una serie tv! quando nell’inquadratura finale c’è Aibileen che cammina sul viale, e la vedo allontanare mi si strugge il cuore, perchè in quel momento volevo passeggiare con lei, non volevo che finisse il film… lacrimuccia..

    Grande film, Grandissime Attrici…
    Scusa il poema…
    Un Abbraccio,
    Andrea

  3. Aggiungo:
    E’ incredibile che i trailer di oggi, svelino il 90% della storia. Ho visto il video che hai postato, e praticamente in 2 minuti vi è il riassunto del film. Ma che senso ha fare trailer di questo tipo? Deve essere un assaggio, non un riassunto!
    E non è il primo trailer che è cosi, ce ne sono tanti altri che svelano troppa trama. Bah!
    Tu che ne pensi?

    Un abbraccio,
    Andrea

    ps. forse ti sarà sfuggito ma ho scritto anche su Melancholia qualche giorno fa…

    1. Caro Andrea, non mi sfugge quasi nulla, ma a volte leggo i commenti in momenti in cui non posso rispondere, poi semplicemente mi passa di mente. Sono un cretino e tu ed altri mi dovrete purtroppo scusare…
      Veniamo a The Help. Poco da dire io l’ho adorato, semplicemente e totalmente, un film che avrei voluto non finisse mai.
      Concordo poi assolutamente sul problema endemico dei trailer, spesso vergognosi. Penso per esempio all’irritante trailer di Madagascar, in cui non solo l’intera trama veniva spiegata, ma addirittura le idee più divertenti del film venivano spoilerate, lasciando così pochissimo da mostrare alla pellicola e di fatto rendendo un’esperienza accessoria la visione completa.
      Un saluto e continua a lasciarmi i tuoi commenti, prometto di leggerli sempre e spero di poterli anche tempestivamente commentare.

      p.s. Melancholia è un capolavoro, ma questo lo sai già se hai letto la mia recensione. Tranquillo ci vado cauto con Malick, semplicemente non sono favorevole alle beatificazioni.
      Un saluto e a presto.

      1. Ciao Houssy,
        ma quale cretino, era solo perchè volevo avere una risposta al mio commento, ma non è che adesso ne facciamo un dramma.
        Ognuno ha la propria vita e i propri contrattempi.
        Concordo sul fatto dei trailer.

        Un abbraccio,
        Andrea

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